Dott. Aricò, come mai ha deciso di intraprendere questa professione? La passione per lo studio del diritto civile e l’opportunità di svolgere un servizio in posizione di imparzialità super partes mi hanno spinto a scegliere una professione di estrema utilità nell’attuale contesto economico e sociale.
Quando, nel 1996, ho eletto come sede notarile Reggio Emilia, ho costruito le fondamenta dello studio sui valori che ritengo siano la guida da seguire nella vita e nella professione:
“coscienza, responsabilità, imparzialità, studio ed aggiornamento costanti”.
Nello specifico, come si esprimono questi valori guida nell’esercizio della professione?
La “coscienza” emerge nell’attenzione puntuale verso le necessità di ogni singolo cliente, ma anche nei controlli dettagliati e personalizzati, per garantire al cliente il maggior grado di sicurezza possibile.Precisione e competenza nella gestione degli adempimenti presso gli uffici pubblici, celerità nelle risposte alle richieste di consulenza giuridica e societaria, e contatto diretto con il notaio, oltre che con i suoi collaboratori, sono invece legati al senso di “responsabilità” che valorizza la professione.“Studio ed aggiornamenti professionali costanti” costituiscono per lo studio un’attività alla quale è dedicata quotidianamente grande attenzione, oltre che un dovere professionale. “L’imparzialità” poi, trova il suo svolgimento, in ogni atto stipulato per bilanciare gli equilibri contrattuli e difendere il contraente più debole.
Ha un settore di attività su cui si è concentrato maggiormente?
Oltre ai tradizionali settori di competenza notarile, ho approfondito particolarmente la materia societaria, il passaggio generazionale di azienda, le sistemazioni familiari e la protezione del patrimonio dell’imprenditore e della famiglia. Queste materie, tutt’ora al centro dei miei studi, sono state anche oggetto di relazioni presentate in occasione di numerosi convegni.
Il suo studio è particolarmente attento all’evoluzione degli strumenti tecnologici e di comunicazione, come mai?
Credo che oggi la tecnologia possa migliorare la comunicazione con i clienti e permettere risparmi di tempo e costi. In questo senso il sistema di videoconferenza, il sito internet di facile consultazione e bilingue, offrono contatti ed informazioni utili ed immediate. Nella stessa direzione va anche l’installazione di un ampio schermo installato nello studio, che permette ai clienti di consultare l’atto contemporaneamente con il notaio, rendendo la stipula più veloce ed efficace. Ma la vera rivoluzione è rappresentata dall’introduzione di un archivio digitale, accessibile ai nostri clienti attraverso un’area riservata del sito in cui potranno reperire, in ogni momento e in totale autonomia, gli atti stipulati.
Notaio, vorrei approfondire un ulteriore aspetto della sua professione ovvero quello del diritto internazionale.Le capita spesso di lavorare per imprese o cittadini stranieri?
La mia partecipazione alle commissioni ed agli organismi dell’Unione internazionale del Notariato, la specializzazione in diritto ed economia delle Comunità europee, la conoscenza dell’inglese, del francese e dello spagnolo, mi consentono di risolvere le questioni, sempre più frequenti, legate ai cittadini ed alle imprese stranieri ed alla circolazione dei documenti all’estero.
Per finire, una curiosità: ho sentito parlare della prestigiosa scuola notarile napoletana. Come influisce la sua formazione napoletana sul suo lavoro?
Ho avuto la fortuna di studiare diritto a Napoli e di crescere giuridicamente, grazie al confronto con professori e notai di grande spessore umano e professionale.La cultura giuridica napoletana e l’esperienza legata alla immensa casistica che ho approfondito a Napoli mi hanno dato gli strumenti per risolvere i problemi più complessi e cogliere i pericoli, al di là del formalismo delle carte. In questo senso potrei dire che la “napoletanità” mi è stata di grande aiuto.Per questo ho fondato a Reggio Emilia, insieme ad altri colleghi la scuola notarile “Notares”, che forma notai e allievi proprio secondo i metodi delle scuole napoletane.