Cosa significa donare
La donazione è il contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte (donante) arricchisce l’altra (donatario), disponendo a favore di questa di un diritto proprio, presente nel patrimonio, o assumendo verso la stessa una obbligazione. In pratica, è l’atto con cui si regala un bene oppure ci si obbliga, per esempio, alla prestazione di un vitalizio. Poiché la donazione è un contratto, è necessario che vi siano tutti i requisiti per la conclusione di un valido contratto: occorre che ciascuno (donante e donatario) presti un valido consenso, il donante e il donatario devono essere capaci di donare e di ricevere la donazione, la causa della donazione deve essere lecita. Affinché una donazione sia valida occorre in particolare: – la volontà del donante di spogliarsi, per spirito di liberalità, di un proprio bene senza esigere un corrispettivo e senza esservi obbligato. L’interesse del donante deve sempre essere non patrimoniale (religioso, affettivo, culturale …). – il trasferimento di un bene dal patrimonio del donante a colui che egli desidera beneficiare. Qualsiasi bene, mobile o immobile, può essere oggetto di una donazione, purché lo stesso sia presente nel patrimonio del donante; – l’accettazione del donatario. Nessuno può obbligare qualcuno ad accettare un regalo! Tale accettazione deve essere espressa.
I rischi e i problemi della donazione
La donazione è un atto rischioso e richiede l’assistenza di un professionista esperto:a) perché la donazione anticipa la vostra successione; b) perché la donazione è un atto tendenzialmente definitivo Donare, è donare! Una donazione è irrevocabile, come tutti i contratti. Il donante non può più riprendere ciò che ha donato, neppure se successivamente si penta del suo gesto o se i rapporti tra le parti siano cambiati dopo l’atto di donazione. Tuttavia, la donazione, come tutti i contratti, può essere sciolta per mutuo dissenso o per cause ammesse dalla legge, che prevede cause di revocazione della donazione Inoltre, è possibile apporre all’atto di donazione clausole o condizioni che provochino l’effetto di spogliare il donatario del bene donato e di farlo ritornare in capo al donante. c) per sapere se si abbia la capacità di donare e ricevere per donazione Solo chi ha la proprietà di un bene può donare: non si può ovviamente donare un bene che appartiene ad un’altra persona. I donanti e i donatari devono essere capaci, ma sono ammesse le donazioni di minori e di inabilitati in sede di convenzioni matrimoniali e sono ammesse, con le necessarie forme abilitative, le liberalità in occasione di nozze a favore dei discendenti dell’interdetto o dell’inabilitato, nonché si può donare a soggetti non ancora nati, anche se non concepiti. Anche le persone giuridiche possono donare, purchè tale capacità sia ammessa dal loro statuto o dall’atto costitutivo e sia compatibile con gli scopi per i quali sono state costituite. Le stesse possono anche ricevere per donazione. Possono ricevere per donazione anche gli enti non riconosciuti. d) per sapere se si possa donare a mezzo di altri La scelta della persona del donatario deve essere fatta dal donante o direttamente o indicando una categoria o una pluralità di soggetti tra cui un terzo, suo mandatario, sceglierà. Analoga disposizione è valida per la scelta dell’oggetto della donazione. Per la forma di tale mandato a donare vederere forma della donazione. e) per sapere come donare Vista l’importanza di tale atto, la legge richiede la necessità di usare l’atto pubblico notarile, e si richiede, altresì, la presenza di due testimoni, a pena di nullità. Se i beni donati sono beni mobili di richiede l’indicazione del loro valore all’interno dell’atto o in una nota a parte. Ma la forma notarile non è richiesta nel caso di donazione di modico valore di cosa mobile (donazione manuale): qui basta la consegna della cosa. Si può donare anche in via indiretta, per esempio procurando l’acquisto del bene a chi si vuole beneficiare, senza necessità di utilizzare le forme della donazione (atto pubblico notarile con due testimoni irrinunziabili). f) per sapere cosa si può donare Tutti i beni possono costituire oggetto di una donazione: mobili o immobili, denaro, titoli di credito, azioni e quote di società, aziende ….., purché si tratti di beni presenti nel patrimonio del donante e non di beni futuri. Non sono consentite le donazioni che abbiano ad oggetto un’obbligazione di fare (si pensi, per esempio alla gratuite prestazione del medico o dell’artista), né quelle che abbiano ad oggetto un’obbligazione di non fare (si pensi, per esempio, all’obbligazione, senza corrispettivo, di non costruire un muro per non togliere luce ad un fondo attiguo). g) per evidenziare il motivo che spinge a donare Il motivo che spinge a donare può essere rilevante: – nel caso di donazioni rimuneratorie, qualora l’attribuzione venga effettuata per riconoscenza (per un aiuto economico ricevuto o promesso) o in considerazione dei meriti di chi riceve la donazione o per speciale remunerazione, anche se non costituiscono donazioni le liberalità conformi agli usi (es. mance o regali natalizi dei clienti ai professionisti); – nel caso di donazioni obnuziali, qualora l’attribuzione sia compiuta in vista di un determinato futuro matrimonio dagli sposi tra loro o da altri a favore degli sposi o dei figli nascituri. In questo caso non è necessario che il donatario accetti la donazione, però, se il matrimonio non verrà celebrato, la stessa perderà di efficacia. – nel caso di donazioni modali, qualora si voglia obbligare il donatario a dare, a fare o a non fare qualche cosa a favore del donante stesso o di un terzo. h) per elaborare clausole o patti aggiunti alla donazione Il notaio potrà, dopo aver vagliato le vostre esigenze, consigliarvi di inserire nella donazione clausole o patti aggiunti che vi permettano di raggiungere i vostri obiettivi.
Tratto da www.notariato.it